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Dito a scatto

DEFINIZIONE: è un quadro clinico esito finale di una tenosinovite della guaina dei tendini flessori: essa provoca la limitazione dello scorrimento dei tendini flessori del dito per effetto di un blocco a livello della prima puleggia.

COME SI MANIFESTA: blocco del dito in flessione con impossibilità di estendere il dito. Scatto doloroso, gonfiore e nodulo doloroso al palmo della mano alla base del dito soggetto alla patologia

DIAGNOSTICA STRUMENTALE: non necessita di approfondimenti salvo caso in cui si sospetti patologia concomitante (es noduli di Dupuytren)

COME SI CURA: * in fase iniziale quando lo scatto è presente da poco tempo ed è conservata bene la mobilità del dito, è sufficiente l’uso di un’ortesi dedicata di riposo da utilizzare la notte per almeno un paio di mesi **in fase conclamata quando è presente blocco in flessione e scatto doloroso, si consiglia l’intervento che consiste nell’apertura della puleggia sotto la quale si blocca il tendine/i (trocleotomia della puleggia basale)

TECNICHE CHIRURGICHE: incisione lineare volare al palmo a livello della plica digito palmare distale

INTERVENTO: in regime di day hospital (si consiglia comunque l’esecuzione dei normali preoperatori elettrocardiogramma, esami ematici per intervento ed RX).

L’intervento di solito dura fra i 10 e 15 minuti a seconda del numero di dita che vengono operate. Si esegue in anestesia locale o di plesso in casi particolari.

Si possono operare più dita affette dalla stessa patologia nel corso del medesimo intervento .con conseguente allengamento della durata dell’ intervento

DECORSO POSTOPERATORIO: Controllo nei primi 2-3 gg. Rimozione punti in 10-12 giornata. Mobilità mano concessa immediatamente dopo l’operazione per quanto permesso dalla medicazione. No sforzi per circa 2 settimane. Possibile calo della forza.
Utile associare l’uso di ortesi in estensione del dito da applicare quanto prima non appena si rilevi la tendenza ad assumere atteggiamento in flessione del dito. Importante è il trattamento della cicatrice per ridurre il rischio di retrazione cicatriziali a carico del dito operato. Recupero funzionale completo di solito nel giro dei primi 3 mesi.